Quarantena: 3 semplici trucchi per salvaguardare la salute dei nostri anziani durante questo periodo difficile

Mi rendo conto che le restrizioni alla mobilità, che il governo ci ha imposto per salvaguardare la salute collettiva, possano entrare in conflitto con quelle che sono le fisiologiche esigenze individuali di salute: uscire, respirare aria fresca, fare attività motoria all’aperto e socializzare rappresentano bisogni fondamentali che ogni uomo ha.
E’ evidente che per noi giovani restare in casa (per uno due mesi) non rappresenti un rischio gravissimo per la salute psico-fisica. Non siamo osteoporotici, abbiamo molti stimoli come netflix, youtube, i social e i libri e stiamo (o almeno mi auguro) facendo esercizi a corpo libero comunque a casa. Potremo inoltre focalizzarci meglio sui nostri obiettivi di vita meglio: Quale migliore opportunità di questa quarantena?
Tuttavia è evidente che molti anziani (over 65) sono stati privati , all’improvviso, di molti stimoli alla salute, come le uscite in bici o a piedi e le interazioni con i loro amici più cari, che sicuramente avevano prima che fosse decretato lo stato di emergenza nazionale.
Sarebbe secondo me opportuno ridisegnare e integrare nuovamente questi stimoli all’interno di condizioni esistenziali bruscamente trasformate. Ho quindi deciso di offrire dei semplici trucchi per far migliorare esponenzialmente la salute muscolo-scheletrica e cognitiva ai nostri parenti più anziani, nonostante “il coprifuoco” generale.
- Consiglio 1. Continuare a camminare è uno stimolo molto importante per il tessuto osseo che sotto lo stress meccanico si irrobustisce, diventa più denso; si prevengono così le fratture da osteoporosi (principalmente crolli vertebrali e fratture del collo del femore). Far compiere ai propri cari più anziani la quantità di moto sufficiente è cruciale anche per il corretto funzionamento del sistema cardio-respiratorio. Impegnarli in lavori domestici leggeri come curare le piante, gli ambienti, la disposizione di oggetti e piccoli mobili è fondamentale, per far loro effettuare il movimento minimo (in passi) che prevenga la perdita di massa ossea e quindi il rischio fratture da osteoporosi e far “carburare” bene cuore e polmoni. Riorganizzare e riordinare l’ambiente può essere inoltre un espediente fondamentale, per non far sembrare l’attività del cammino una forzatura ed esercitare, al tempo stesso, la mente a riorganizzare gli spazi ( queste sono attività a forte impatto cognitivo).
- Consiglio 2. Per far assorbire il calcio (di cui le ossa sono costituite) a livello intestinale e farlo “fissare” nelle ossa è essenziale il ruolo della vitamina D. Un problema molto comune dell’anziano è la carenza di questa preziosa vitamina. Oltre ad una alimentazione varia ed equilibrata (che sicuramente è già stata prescritta dal medico curante) e ai farmaci prescritti dal medico, sarà cruciale farli esporre alla luce solare per far avvenire la sintesi di questa vitamina. Perchè quindi non spronarli a leggere la loro rivista preferita o il loro libro sul terrazzo o sul balcone di casa, nelle ore più calde della giornata e in cui c’è più sole? Altra opportunità è quella di incentivarli a curare le piante di terrazzini e balconi nelle ore più soleggiate.
- Consiglio 3. Ogni organo funziona secondo il principio fisiologico americaneggiante del “Use it or lose it” (usalo o perdilo). Il cervello dovrebbe continuare a ricevere la dose sufficiente di stimoli per permettere alla mente di collocare la propria persona in rapporto agli spazi circostanti, al tempo e alle persone. Apriamoci quindi ad un confronto generazionale con i nostri anziani, dialoghiamo pacatamente e chiediamogli consigli, per fargli rievocare le proprie esperienze di vita e offrirgli il giusto stimolo cognitivo. Spegniamo la televisione, confrontiamoci e non isoliamoci nelle nostre stanze. Sarà un’attività che farà bene anche a noi giovani, che abbiamo sicuramente ancora tanto da apprendere dall’esperienza dei nostri “vecchi”.
Raffaele Tafanelli, Fisioterapista iscritto all’ordine.
Info su me: “Seguo i clienti attraverso programmi non convenzionali per il miglioramento esponenziale della salute neuro-muscolo-scheletrica”.